giovedì 4 giugno 2015

la pioggia dei miei viaggi #sensomieiviaggi

in questi giorni di caldo, con la pelle al sole e i capelli al vento, con l'aria della sera che profuma di gelsomino, con abiti bianchi e freschi che sembra piena estate me ne sto con la testa tra le nuvole, proprio tra le nuvole sì perché questa volta il tema del senso dei miei viaggi, scelto da Federica, è la pioggia .... quella pioggia che improvvisa e imprevista, cambiando piani, smontando programmi, riesce a rendere un viaggio ancora più bello e indimenticabile....
perché ti ritrovi a correre per infilarti sotto il primo riparo che capita e, mentre sorridi divertita, ti volti e sei, per caso, sull'uscio di una piccola bottega o in un bellissimo portico o sotto ad un antico balcone o magari all'ingresso di un museo o sotto l'ombrello di un gentile passante.....
sono tanti  ma tanti i ricordi di viaggio legati alla pioggia, e non perché finora abbia scelto mete o mesi piovosi, anzi! a Tropea, in piena estate, si continuava a spostare il giorno della partenza a causa del brutto tempo che non permetteva di raggiungere le isole Eolie beh! non si poteva partire senza vederle....e in Sicilia in "pieno periodo di siccità" la pioggia era lì pronta a dar spettacolo e a Chiusi che per la tanto attesa festa del vino neppure gli anziani del paese sapevano dire da quando non scendeva tanta pioggia e poi e poi e poi.....



a volte si son cambiati i programmi  come quella volta a Barcellona, in quei giorni di fine maggio, quando non ci sarebbe stato altro che sole....altro che sole! ogni giorno si calcolava il tempo che avremmo impiegato per spostarci da un posto all'altro così da evitare la pioggia....ma un acquazzone improvviso ci ha "costretto" a trovar riparo e, per aspettare che spiovesse, a gustare deliziosi piatti al Bar Celta Pulperia....



Barcellona 


una volta, la pioggia l'ho trovata che aspettava all'aeroporto per accompagnarmi nel viaggio verso casa :/



 altre volte, testardi, si è proseguito il viaggio per luoghi che la pioggia rendeva ancora più magici

Istanbul

"Non maledire ciò che viene dal cielo. Inclusa la pioggia.
Non importa cosa ti precipiti addosso, non importa quanto violento il nubifragio o gelida la grandine: non rifiutare quello che il cielo ti manda. 
Lo sanno tutti. Inclusa Zeliha.
Eppure, quel primo venerdì di luglio, eccola affrettarsi sul marciapiede soffocato dal traffico, verso un appuntamento per il quale è già in ritardo, imprecando come uno scaricatore....contro le pietre rotte del selciato, contro i tacchi alti....contro l'intera dinastia ottomana che nella notte dei tempi ha conquistato Costantinopoli, e sì, contro la pioggia....quella stramaledetta pioggia estiva.
Qui da noi la pioggia è un tormento. E' probabile che in altre parti del mondo venga accolta da uomini e cose come un dono: fa bene ai raccolti, fa bene agli animali e alle piante e, per aggiungere un tocco di romanticismo, fa bene agli innamorati. La pioggia, qui, non significa soltanto bagnarsi e sporcarsi. Vuol dire rabbia. Fango, caos e rabbia, come se non ne avessimo in abbondanza di tutti e tre. E lotta. E' sempre una lotta, Simili a dieci milioni di gattini scaraventati in un secchio d'acqua, ingaggiamo un'inutile guerra contro le gocce. Non si può dire che affrontiamo la battaglia da soli, perché al nostro fianco ci sono le strade, con quei nomi antidiluviani stampigliati sulle targhe di latta, le tombe dei santi sparpagliate ovunque, i mucchi di spazzatura in attesa, le mostruose voragini dei cantieri in procinto di trasformarsi in palazzi moderni, e i gabbiani....Quando il cielo si spalanca e ci sputa in testa, tutti quanti perdiamo il controllo. 
Eppure, mentre le ultime gocce si posano sul terreno e molte altre restano appollaiate sulle foglie ripulite dalla polvere,in quel momento indifeso in cui ancora non siamo sicuri che la pioggia sia finita davvero (e forse non lo sa neppure lei), tutto si rasserena. Per un lungo istante il cielo sembra scusarsi per il disastro in cui ci ha sprofondati. E allora noi, con le goccioline ancora fra i capelli, il fango sui vestiti e il malumore negli occhi, restituiamo lo sguardo a quel cielo, che ha assunto una sfumatura cerulea più chiara e trasparente che mai. Guardiamo in alto e non possiamo fare a meno di sorridergli in risposta. Lo perdoniamo, come sempre...."
La bastarda di Istanbul - Elif Shafak




15 commenti:

  1. ma quindi è possibile prendere la pioggia a barcellona?
    Complimenti signorina Fantozzi :)

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  2. Caspiterina chiarè...che nubifragi!! anche noi ci siamo visti Istanbul e la Sicilia sotto la pioggia, ma hai sacrosanta ragione quando dici che in fondo è divertente e offre la possibilità di vivere belle sorprese!! Beh rifugiarsi dentro un bar a gustare prelibatezze sarebbe il mio passatempo preferito in casop di acquazzoni improvvisi!!
    Valanghe di baci, chiaretta mia!!(ti ho pensata ancora di più, sabato 30 maggio e ho inviato auguri ideali al tuo fratellone mentre festeggiavamo il compleanno anche del mio ;-))))

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    1. che tesoro grande che sei!!!!!!
      grazie di cuore e tantissimi auguri a tuo fratello!!!!
      ti abbraccio forte forte forte <3

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  3. Bellissimo post, belle le cose che scrivi, magiche le fotografie ( secondo me è la pioggia a rendere tutto magico ), stupenda la citazione.
    Ti auguro una felice giornata, a presto.
    Antonella

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    1. grazie Antonella sei sempre magicamente gentile :)

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  4. Bellissime parole quelle di Shafak e anche le tue che ricordano momenti indimenticabili dove quella pioggia li ha resi tali! Tanto per consolarti qui ieri 40 gradi e oggi 20.....Un abbraccio

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    1. Ilaria, sei riuscita a consolarmi con il tuo sbalzo termico di 20 gradi!!!
      grazie cara!!!

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  5. Ma che belle immagini!
    A Barcellona ogni tanto ho peso la pioggia anch'io ma ci andavo tutti i mesi per cui era praticamente sicuro che una volta o l'altra l'avrei presa ed infatti così è stato ma sempre e solo acquazzoni, mai pioggerella.
    Bella Istanbul e bellissime le parole di Shafak
    Ciao
    Norma

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    1. grazie Norma!
      a Barcellona non ho mai trovato pioggia, solo questa volta e ho rischiato di non vedere il tetto di casa Mila, per fortuna essendo un giorno di pioggerellina toglievano e mettevano il cartello con cui avvisavano che il tetto non era visitabile, ho beccato il momento senza cartello e mi sono ritrovata sul tetto... e con la pioggia :)

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  6. Ho terminato da poco la lettura della "Bastarda di Istanbul" e appena ho visto la tua splendida foto e letto la citazione sono tornata tra il profumo di quelle pagine!
    E inutile dire che la mia scelta ricade sul terzo scatto vero? A presto
    Elena

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    1. ti capisco Elena, ogni tanto riprendo quel libro proprio per immergermi in quel profumo :)

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  7. Ciao Chiara, come stai' è un po' che non ci scriviamo!!! io sono stata un po' presa da tanti lavori,
    prima di tutto quelli di casa!!! ... una ne faccio e cento ne penso!!
    Ho appena finito di decorare un baule, mesi fa il quadro, poi ho dipinto due sedia vecchie ...una rosa e una azzurra!!!
    Mio marito dice: ora basta dipingere... si parte !!! vuole andare a Barcellona!!! ma vi leggete nel pensiero???
    Carissima Chiara, grazie per il senso dei tuoi viaggi
    ci fai viaggiare anche noi, con le tue immagini e racconti!!!
    Un abbraccio forte... da una tua lontana amica...Carmen


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    1. ciao Carmen, lo so che non riesci a star ferma :)
      poi passo a vedere le tue ultime creazioni....
      sì basta dipingere....se l'alternativa è Barcellona ;)
      ti abbraccio forte e grazie grazie grazieeee

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  8. credo di essere uno dei pochi che non guarda le previsioni del tempo prima di un viaggio, mi piace la sorpresa, perchè il tempo è anche questo la sopresa del giorno nuovo, ti fa vedere tutto in una luce diversa i lugohi non sono gli stessi se li vedi con la pioggia o con il sole, bella riflessione

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